Riassunto dell'Iliade

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view post Posted on 1/2/2009, 11:10




Riassunto dell'Iliade




La guerra di Troia (Ilio), di cui il pretesto è il ratto di Elena, sposa del re greco Menelao, da parte del troiano Paride, dura da nove anni quando comincia l’Iliade. Il poema non racconta né l’inizio né la fine dell’assedio di Troia da parte degli Achei: si concentra su fatti che si dispiegano su cinquantuno giorni focalizzando il racconto sull’ira di Achille e lo sviluppo degli eventi all’atto in cui egli, dopo un periodo di rinuncia alla lotta, riprende le armi per vendicare la morte dell’ amico Patroclo con conseguente morte di Ettore, quindi restituzione del suo corpo a Priamo. Le circostanze della sconfitta di Troia saranno riportate nell’ Odissea e soprattutto nell’ Eneide di Virgilio.

Libro I
Agamennone, il capo dei Achei, trattiene prigioniera Criseide la figlia di un sacerdote troiano di Apollo, ed il dio, per vendicarsi, fa scoppiare la peste nell’esercito. L’indovino Calcante rivela la causa dell’epidemia ed Achille scongiura Agmennone di restituire la prigioniera. Agamennone finisce per acconsentirvi, ma prende in compensazione Briseide, la schiava di Achille. A nulla vale il generoso tentativo di conciliazione fra i due del vecchio Nestore re di Pilo. Furioso, Achille si ritira sotto la sua tenda ed invoca la madre, la dea Teti. Questa ottiene da Zeus la promessa di una vittoria troiana.

Libro II
Zeus invia ad Agamennone un sogno ingannevole che gli fa credere la vittoria. Per mettere i suoi alleati alla prova, il re espone loro questo sogno, quindi finge di volere lasciare l’assedio di Troia. I guerrieri si preparano a partire, ma Ulisse riesce ad impedire questo proposito. I due eserciti si preparano a combattere: meticoloso “catalogo delle navi” greche, ed enumerazione dei popoli e dei capi Troiani ed alleati (Dardani, Lici, Frigi, Traci).

Libro III
Abile rammemorazione (analessi) della causa della guerra: Paride (Alessandro) è assalito dal terrore alla vista di Menelao, a cui ha sottratto la moglie Elena. Dinanzi ai rimproveri di Ettore, propone allora di regolare il conflitto con un duello che lo opporrà a Menelao. Mentre, dall’alto dei bastioni, Elena presenta i capi greci al re Priamo, il patto di pace provvisoria è concluso ed il combattimento ha inizio. Ma la dea Afrodite sottrae Paride prima che soccomba.

Libro IV
Zeus vorrebbe che venisse dichiarata la vittoria di Menelao così che, il torto riparato, si sarebbe risparmiata la città e chiuso il conflitto. Ma su consiglio di Hera, che vuole ardentemente la vittoria degli Achei, Atena fa in modo che siano i Troiani a violare per primi il trattato di pace. Questa convince allora Pandaro a scoccare una freccia su Menelao. Dopo una rivista delle truppe da parte di Agamennone, la battaglia riprende.

Libro V
Dove gli stessi dei sono messi a mal partito dagli uomini: Diomede ferisce Enea ma anche sua madre Afrodite giunta ad assisterlo. I Troiani vacillano quindi si riprendono con il ritorno di Enea, salvato da Apollo. Per sostenere i greci, Hera ed Atena scendono a loro volta e, grazie a questa, Diomede ferisce lo stesso Ares. Gli dei riguadagnano Olimpo.

Libro VI
Mentre i Troiani soccombono, Ettore chiede alla madre Ecuba di pregare Atena, e le donne troiane si recano al tempio di costei per pregarla di far vincere i troiani. Ettore incontra la moglie Andromaca vicino alle porte Scee e, dinanzi ai suoi rimproveri e alle sue lacrime, giustifica il suo posto in combattimento. Quindi, avendo stretto al petto il figlio Astianatte, raggiunge le truppe con Paride.

Libro VII
Consigliato indirettamente dagli dei, Ettore sfida i capi greci in duello. L’estrazione a sorte designa Aiace Telamonio. Il loro duello è interrotto dalla notte. Si approfitta dell’oscurità per la sepoltura dei morti e la costruzione da parte dei greci di un fossato e di una parete dinanzi al loro campo davanti alle navi, fatto osteggiato dal dio Poseidone. Ma anche Hera ed Atena armeggiano a favore degli Achei, duramente rampognate da Zeus. Cinaquantamila troiani dilagano per la pianura e riempiono di torce accese il buio della notte.

Libro VIII
Al mattino seguente Zeus fa in modo che gli dei restino neutrali. Sul monte Ida osserverà il combattimento e peserà il destino dei due eserciti. La bilancia tende in favore dei Troiani. Infatti, questi prendono il vantaggio grazie a Ettore.

Libro IX
Grande è lo scoramento nel campo degli Achei. Agamennone giunge perfino al proposito di abbandonare l’ assedio, a ciò si oppongono Nestore ed Ulisse. Il re offre allora di restituire Briseide ad Achille. Inviato in ambasciata, Ulisse tenta di piegare l’eroe che resta irremovibile ed annuncia anzi la sua intenzione di ritornare in Grecia.

Libro X
Per conoscere gli intendimenti dei Troiani, su suggerimento di Nestore, si inviano Ulisse e Diomede nel campo avverso. Ugualmente si comporta Ettore che invia Dolone, il quale, scoperto, viene eliminato dagli eroi achei, dopo aver rivelato alcuni segreti strategici. Di ritorno i due eroi achei compiono una strage di Traci dormienti vicino al fuoco, fatto che rianima gli Achei.

Libro XI
Mentre l’ardore bellico di Agamennone respinge i Troiani sotto le loro mura, Zeus invia Iris per dare a Ettore il segnale della riscossa: di fatto i greci ripiegano a loro volta, e Nestore convince Patroclo a impetrare il ritorno di Achille in battaglia.

Libro XII
Nonostante la resistenza degli Achei, i Troiani e i Lici sembrano in grado di invadere il loro campo: Sarpedonte opera una breccia nel muro difensivo degli Achei ed Ettore crea un varco attraverso il quale i Troiani dilagano

Libro XIII
Grazie all’aiuto di Poseidone ed alle imprese di Idomeneo, i greci fanno arretrare i Troiani.

Libro XIV
Mentre Agamennone propone ancora una nuova volta di abbandonare l’assedio, Poseidone infonde fiducia ai greci ed Hera gli permette, seducendo Zeus, di ristabilire le loro sorti in battaglia: i Troiani sono respinti ed Ettore è ferito.

Libro XV
Quando si sveglia Zeus è furioso con Hera per le sorti della battaglia capovolte, e con l’intermediazione di Apollo e di Iris, intima a Poseidone l’ordine di ritirarsi dal campo di battaglia. Curato da Apollo, su suggerimento di Zeus, Ettore semina il panico nelle file greche. Patroclo corre a implorare Achille.

Libro XVI
Achille presta le sue armi a Patroclo e lascia che i suoi Mirmidoni lo accompagnino al combattimento. I Mirmidoni iniziano a fare arretrare i Troiani, e Patroclo uccide Sarpedonte, che Zeus non può salvare. Eccitato da questo successo, Patroclo disubbedisce ad Achille spingendosi fin sotto le mura di Troia: dove è ucciso da Ettore.

Libro XVII
Ettore e Enea tentano invano di impadronirsi del corpo di Patroclo e dei cavalli di Achille. Dopo
una lotta accanita, Menelao e Merione, sostenuti dai due Aiace, finiscono per portare via il cadavere.

Libro XVIII
Teti promette a Achille, al colmo della disperazione, di dargli nuove armi. Efesto incaricato dell’opera si mette al lavoro, mentre i greci piangono sul corpo di Patroclo e Achille spaventa i Troiani con le sue alte grida. Teti reca le armi completate, fra cui uno scudo finemente lavorato.

Libro XIX
Agamennone invia a Achille i doni promessi e gli restituisce la prigioniera Briseide. Deciso a partire immediatamente al combattimento, Achille monta sul suo carro nonostante gli avvertimenti del suo cavallo Xantho che lo informa della sua morte prossima.

Libro XX
Zeus autorizza gli dei a schierarsi sul campo di battaglia. Apollo indirizza Enea contro Achille, ma Poseidone deve salvare il troiano dalla morte. Ettore stesso è salvato da questo confronto soltanto da Apollo. Furioso, Achille fa un grande massacro di Troiani.

Libro XXI
Proseguendo le sue imprese, Achille entra in lotta con il fiume Scamandro, mentre gli stessi dei arrivano alle mani. Indirizzando Agenore contro Achille, quindi stuzzicando quest’ultimo, Apollo evita ai Troiani una rovina completa.

Libro XXII
Achille ritorna sotto le mura di Troia e si trova di fronte Ettore che, nonostante le suppliche di Priamo e di Ecuba, si è deciso ad affrontarlo. Preso dal timore, Ettore fugge tuttavia. Mentre i due guerrieri fanno tre volte il giro della città, Zeus pesa il loro destino ed Ettore è condannato. Mascherata Atena gli consiglia di combattere: Achille lo uccide e trascina il suo cadavere fino alle navi, nonostante i pianti delle troiane.

Libro XXIII
Nel corso del pranzo funebre, i Mirmidoni rendono gli onori a Patroclo. Per i funerali, sono organizzati dei giochi durante i quali gli eroi Achei concorrono con ardore.

Libro XXIV
Per giorni, Achille trascina il corpo di Ettore attorno alla tomba di Patroclo. Zeus gli ordina tramite Teti di restituirne le spoglie. Priamo riesce a piegarlo e a riporta il corpo di Ettore a Troia seguito da nuove lamentazioni delle donne. Quindi si procede ai funerali.

I Greci

Agamennone: “protettore del suo popolo”, figlio di Atreo, re di Micene e di Argo, capo della confederazione achea. Di solito nominato Atride “glorioso, re dei guerrieri”.
Menelao: “il biondo”, fratello di Agamennone, il re dei Lacedemoni (Spartani).
Achille: “dal pie’ veloce”, Figlio di Peleo e della dea Teti, re dei Mirmidoni. La sua rabbia, all’inizio del poema, il suo ritiro scontroso dal combattimento quindi il suo ritorno per vendicare della morte del suo amico Patroclo, è il vero argomenti dell’Iliade.(Esplicitato nel “Proemio: «Cantami o Diva del Pelide Achille, l’ira funesta che infiniti lutti addusse agli Achei», etc)
Ulisse: “l’abile” o “l’artefice”, figlio di Laerte, re di Itaca. Si segnala per la sua astuzia e l’abilità della sua eloquenza.
Aiace: Telamonio, re di Salamina.
Patroclo: amico di Achille.
Idomeneo: vecchio re di Creta.
Nestore: il più vecchio di tutti, ma anche il secondo per contributo di navi (80), re di Pilo. Svolge il ruolo di saggio consigliere.
Diomede: figlio di Tideo, amico inseparabile di Ulisse.


I Troiani

Ettore: “dall’elmo scintillante”, figlio del re Priamo e della regina Ecuba. Manifesta una grande umanità. E' ucciso da Achille. Con la restituzione del suo cadavere al padre Priamo termina il poema.
Priamo: re di Troia, vecchio uomo indebolito ma pieno di bontà, il cui maggior eroismo consiste senza dubbio nel dispiacere di vedere morire molti dei suoi figli (tredici l’ultimo anno dell’assedio, di cui tre in uno solo giorno). Pirro figlio di Achille, li massacra su un’ara durante il sacco di Troia.
Paride: (o Alessandro), fratello di Ettore. È all’origine del conflitto avendo sottratto Elena di Sparta a Menelao. Guerriero non proprio temibile, è soprattutto noto per la bellezza.
Enea: “consigliere dei Troiani”, figlio di Afrodite e di Anchise, capo del Dardani. Sopravvivendo al sacco di Troia, è all’origine della fondazione di Roma (Virgilio, Eneide).
Sarpedonte: figlio di Zeus, capo del Lici.
Glauco: amico di Sarpedonte.
 
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